In fuga dalla guerra dell'odio

È l'estate del 1943 quando Salvatore, Franco e Mario, giovani strappati alle loro vite e costretti a indossare le camicie nere, stanno presidiando la costa che da Siracusa porta nel Ragusano, con l'ordine di respingere lo sbarco degli Alleati. Un'idea balzana, addirittura folle, sfiora però le ardite menti: scappare. Fuggire via, lontano dalle assurde pretese di un regime che non condividono, che ha trascinato il Paese in una guerra cruenta. È così che ha inizio la nostra storia. Sì, perché in queste pagine non vi è solo la storia di Salvatore, Franco e Mario, la cui amicizia è resa indissolubile dal pericolo corso al costo della vita, ma vi è la storia di un Paese intero, che dalle macerie ha saputo risorgere e reinventarsi. Il racconto, corredato da fotografie d'epoca, si consegna al lettore con questa duplice valenza: da un lato, voce viva di un trascorso vero e straordinario e, dall'altro, ricordo personale e intimo di un autore che intende così celebrare le sue origini.